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“Mio figlio non mangia niente!”. La selettività alimentare.

Mio figlio non mangia niente!

La selettività alimentare è una caratteristica che interessa quella porzione di bambini che, solitamente a partire dai 2 anni circa, presenta un interesse ristretto verso la scelta di cibi, consistenze e densità che può arrivare fino al rifiuto completo di assunzione di nuovi cibi.

Tale condizione non è temporanea, ma rappresenta una caratteristica stabile e generalizzata in tutti gli ambienti di vita tanto da diventare fortemente influente nella partecipazione alla vita sociale.

Partecipare ad una festa di compleanno, mangiare nella mensa scolastica, pranzare in spiaggia con un panino, o partecipare ad una cerimonia possono rappresentare delle vere e proprie sfide per questi bambini.

La letteratura scientifica ci dice che alla base di questa manifestazione comportamentale vi è spesso una difficoltà di integrazione sensoriale. Il nostro corpo, quindi, tramite i nostri recettori, percepisce gli stimoli (sapore, odore, colori…) del cibo elaborando quest’ultimo come nocivo e provocando in alcuni casi risposte evidenti nei bambini come pallore, brividi e a volte anche vomito.

Cosa fare in questi casi?

  • Non forzare il bambino nell’assunzione di cibi indesiderati;
  • Creare un clima sereno attorno al momento del pasto;
  • Coinvolgere il bambino attivamente nell’esplorazione dei cibi (es. cucinare insieme);
  • Rivolgersi ad un professionista dell’integrazione sensoriale (terapista occupazionale certificato) per intervenire su tali difficoltà e supportare la partecipazione del bambino nei vari ambienti di vita.

Foto: Pixabay

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